food contact

I servizi di test, analisi e valutazione dei materiali a contatto alimentare

Garantire la qualità dei prodotti a contatto con gli alimenti

Garantire la qualità dei prodotti a contatto con gli alimenti

Le aziende che producono materiali a contatto con alimenti sono chiamate a rispettare i requisiti di legge italiani, europei e del Paese a cui sono destinati e devono rendere disponibile la documentazione di supporto lungo la filiera, affinché l’idoneità al contatto con alimenti dei materiali sia verificabile.

I Laboratori pH sono in grado di supportare le aziende coinvolte per la parte:

  • analitica, in particolare svolgendo analisi chimiche sui materiali a contatto con alimenti;
  • di assistenza tecnica;
  • di valutazione del rischio food contact e di prodotto.

SERVIZI IN AMBITO FOOD CONTACT & PRODUCTS

Area di testing

Nell’area analitica si eseguono le principali prove di conformità food contact di prodotto per la sicurezza alimentare di ogni materiale. Con strumentazioni di ultima generazione si effettuano analisi chimiche di vario tipo, prove di migrazione globale nei simulanti alimentari, prove di migrazione specifica in simulante e in alimento, contenuti di sostanze organiche e metalli, screening cromatografici, test di resistenza.

I test sui materiali a contatto con alimenti vengono effettuati in conformità a Regolamenti Europei come il Regolamento (UE) n. 10/2011 e alle leggi specifiche per ogni materiale e Paese: in Italia Decreto Ministeriale del 21/03/1973, LFGB in Germania, DGCCRF in Francia. Per mercati globali in conformità a US FDA, GMC resolution, Jetro regulation, Standard GB cinesi, Standard Saudita SASO, Indian standard.

Valutazione dell’effetto barriera di un imballaggio

L’imballaggio primario è il packaging che contiene o racchiude direttamente i prodotti alimentari entrando in stretto contatto con gli stessi. Di fatto si tratta dell’ultima linea di difesa tra quanto contenuto ed il mondo esterno. La tipologia di materiale utilizzato influenza particolarmente la resa della conservazione e della qualità. L’imballaggio primario ha lo scopo principale di proteggere il nostro alimento.
In ultimo, l’imballaggio primario consente di poter garantire la marcatura obbligatoria per Legge con le informazioni fondamentali, al fine di tutelare ed informare il consumatore.

 

  • Che cos'è la valutazione dell’effetto barriera?

    Lo scopo dello studio dell’effetto barriera è quello di valutare la capacità di uno strato a diretto contatto con gli alimenti di non far passare eventuali contaminati provenienti:

    • da altri strati dell'imballaggio (film multistrato multimateriale);
    • da un imballaggio secondario (come, ad esempio, le confezioni di panettone, colomba);
    • dall’ambiente esterno, ad esempio, durante la vita a scaffale di un alimento.
  • Perché la valutazione dell’effetto barriera è importante?

    Per poter dichiarare la conformità al Reg. (CE) n. 1935/2004 (Art. 3) è necessario andare oltre i controlli analitici previsti dalle normative e dimostrare che l’imballaggio non ceda nulla di pericoloso a livello tossicologico e che non vi sia alcuna modifica organolettica.


ASSISTENZA TECNICA

Il settore Food Contact dei Laboratori pH mette a disposizione delle aziende un’area tecnica dedicata ad elevata specializzazione che permette di supportare il Cliente nella valutazione documentale, nella stesura del più idoneo piano di controllo e quindi nel “risk assessment” per la conformità al quadro normativo italiano, europeo e delle più influenti aree geografiche.
L’area tecnica è in grado, inoltre, di fornire supporto nella fase post analitica con la valutazione dei dati ottenuti e con proposte ad hoc in caso di problematiche legate ai materiali a contatto alimentare o ai manufatti.

  • Valutazione documentale

    Valutazione delle dichiarazioni di conformità dei fornitori di imballi finiti, delle materie prime, dei semilavorati, dei coadiuvanti tecnologici e altri elementi di fabbricazione dei MOCA. Valutazione di tutta la documentazione pertinente e utile ai fini di una corretta valutazione del rischio per il MOCA in esame. 

  • Predisposizione di un piano analitico

    Un piano analitico è l’insieme delle prove di laboratorio condotte sui MOCA per verificare il rispetto ai requisiti previsti, attraverso la costruzione di un testing plan basato su: legislazione, norme tecniche di standardizzazione, metodi validati e buone prassi di analisi e di processo.

    Quali informazioni sono necessarie?

    • Materiali e contesto regolatorio

      Il primo passo per la definizione di un piano analitico per il proprio MOCA è comprenderne la tipologia di materiale o composizione, se si tratta di un articolo mono-materiale oppure un multimateriale multistrato o composito. Informazione necessaria per comprendere il contesto normativo.

    • Documentazione di supporto e dichiarazioni di conformità

      Questi documenti devono accompagnare i materiali e gli articoli lungo tutta la filiera, sia che siano materie prime o semi-lavorati sia prodotti e/o articoli finiti. In tali documenti vengono riportate indicazioni precise sugli ingredienti utilizzati, sulle condizioni di utilizzo previste. Conoscere tali informazioni, quindi, è fondamentale per redigere un piano analitico conforme con i rischi connessi al reale utilizzo dei MOCA. La documentazione deve essere sempre precisa ed aggiornata.

    • Condizioni reali di utilizzo del MOCA

      La durata e la temperatura di prova sono scelte in relazione alla destinazione d’uso del MOCA da testare e in base alla tipologia di alimento con il quale andrà a contatto, tenendo conto delle peggiori condizioni prevedibili.

    • Mercato di destinazione
      Le informazioni relative al mercato di destinazione dei MOCA sono importanti per poter garantire la conformità alle legislazioni specifiche sia del Paese di produzione che di quello di destinazione. L’assenza di una normativa armonizzata a livello europeo, ma anche internazionale, per molti materiali, richiede una particolare attenzione alle normative specifiche dei paesi di destinazione, questo si traduce nell’individuare i requisiti previsti dalla legislazione, identificare quali sostanze bisogna testare e valutare i relativi limiti di migrazione e metodi di analisi riconosciuti a livello europeo ed internazionale.
  • Stesura della dichiarazione di conformità

    La dichiarazione di conformità è un obbligo dell'operatore economico, come sancito dal Regolamento 1935/2004/CE e si presenta in modo diverso in funzione del ruolo del soggetto obbligato all'interno della filiera alimentare: ogni attore della filiera riceve una Dichiarazione MOCA dal soggetto che lo precede e ne rilascia una a quello successivo.

  • Aggiornamento regolatorio

    I nostri tecnici aiutano i clienti a rimanere costantemente aggiornati nel campo delle normative relative ai MOCA.

  • Formazione

    Corsi di formazione sui materiali a contatto con gli alimenti cuciti sulle esigenze aziendali. I nostri corsi di formazione forniscono competenze base in ambito di obblighi e doveri per i produttori e degli utilizzatori dei materiali a contatto con gli alimenti e competenze base in ambito tecnico-legislativo.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEI MATERIALI A CONTATTO CON ALIMENTI

Rigorose normative internazionali - come il Regolamento Europeo (CE) n. 1935/2004 - hanno l‘obiettivo di garantire che non vi sia il trasferimento di sostanze potenzialmente pericolose verso i prodotti alimentari, questo per salvaguardare la salute umana, l’integrità degli alimenti e le caratteristiche organolettiche. La normativa europea si applica non solo agli imballi, ma anche agli utensili da cucina, agli elettrodomestici, alle macchine per l’industria alimentare e, in generale, a qualsiasi materiale che può venire in contatto diretto o indiretto con un alimento.

Per garantire la compliance con le disposizioni di legge le aziende hanno necessità di testare i loro prodotti in base ad una valutazione del rischio, obbligo introdotto anche dai principali standard volontari sulla sicurezza alimentare.

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