Test e certificazione di imballaggi e materiali di imballo che rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva 94/62/CE
Test e certificazione di imballaggi e materiali di imballo che rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva 94/62/CE
Un numero sempre maggiore di consumatori richiede prodotti biodegradabili rispettosi dell'ambiente e molte autorità in tutto il mondo hanno vietato l'uso di prodotti in plastica monouso.
Sulla base dei requisiti della norma EN13432 e di altri standard e regolamenti europei, il programma di test di TÜV SÜD determina la biodegradabilità durante il compostaggio industriale di imballaggi e materiali di imballaggio. I risultati dei test vengono confrontati con i limiti di accettazione/rifiuto, per garantire che il materiale superi tutti i requisiti specifici. La qualità del compost prodotto non deve essere influenzata negativamente dall'aggiunta del materiale di imballaggio biodegradabile.
≥ 90% percentuale di biodegradazione - Decomposizione di un imballaggio o di un materiale da imballaggio da parte di microrganismi in presenza di ossigeno in anidride carbonica, acqua e sali minerali di qualsiasi altro elemento presente (mineralizzazione) e nuova biomassa. La percentuale-di biodegradazione non deve essere inferiore al 90% dopo un massimo di 6 mesi.
≥ 90% percentuale di disintegrazione - Suddivisione fisica di un imballaggio o di un materiale di imballaggio in frammenti molto piccoli. L'imballaggio o il materiale di imballaggio deve disintegrarsi durante il compostaggio in modo tale che qualsiasi materiale rimanente non sia facilmente distinguibile dagli altri materiali organici nel compost finito. Inoltre, il materiale di imballaggio non deve essere trovato in quantità significative durante la selezione prima della distribuzione finale del compost. Dopo l’esposizione al processo di compostaggio per un massimo di 12 settimane, non più del 10% della massa secca originale del materiale di prova deve non superare la prova del passaggio attraverso un setaccio avente luce maglia 2mm.
Questi test si riferiscono agli effetti negativi sulla qualità del compost risultante. I risultati dei test (solidi volatili, metalli pesanti, fluoro, SCCP, ftalati e PAH) devono rientrare nei limiti predefiniti in accordo con EN 13432, regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), allegato XVII, regolamento (UE) 2019/1021 (POP) e la direttiva 94/62/CE (imballaggi e rifiuti di imballaggio).
Gli effetti ecotossici su 2 specie di piante superiori sono determinati confrontando il compost prodotto con e senza aggiunta di imballaggi o materiale da imballaggio. La velocità di germinazione delle piantine del compost finito e la biomassa vegetale nel compost non devono essere inferiori al 90% di quelli dei corrispondenti compost bianchi a cui non è stato aggiunto alcun materiale di prova o di riferimento all'inizio del test.
I consumatori di tutto il mondo sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale negativo dei rifiuti da imballaggio e molti sono più propensi ad acquistare prodotti che utilizzano imballaggi biodegradabili. Anche le autorità di tutto il mondo stanno introducendo requisiti più rigorosi, come la Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio dell'Unione Europea, il Green Deal e, ad esempio, la norma EN 13432 - "Imballaggi: requisiti per imballaggi recuperabili tramite compostaggio e biodegradazione". I produttori devono pertanto impegnarsi nella produzione di materiali ecologici. Test e certificazioni indipendenti di terze parti dimostrano la biodegradabilità degli imballaggi e materiali di imballaggio, dando prova della loro eco-compatibilità. Contattaci per saperne di più
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