Soddisfare le disposizioni UE ed extra CEE in fatto di contatto alimentare
Soddisfare le disposizioni UE ed extra CEE in fatto di contatto alimentare
I macchinari utilizzati per la trasformazione, produzione e movimentazione degli alimenti, gli impianti di grandi dimensioni, così come vendor machine e coffee machine, oltre ai dispositivi utilizzati per la captazione, distribuzione e filtrazione delle acque devono sottostare a disposizioni nazionali, internazionali in ambito UE ed extra CEE in fatto di contatto alimentare. La valutazione di conformità di prodotti così complessi è costituita da diverse fasi:
Quando la macchina è complessa e realizzata con molti componenti, potrebbe avvenire che la somma delle singole migrazioni risulti superiore ad uno o più limiti previsti per legge e quindi che l’accumulo delle singole sostanze possa generare una condizione di non conformità. Per questo i laboratori pH sottopongono ad analisi il prodotto alimentare dopo il contatto con l’intera macchina (o dopo l’attraversamento) in condizioni di funzionamento.
Nel caso di attrezzature per l’acqua potabile come distributori oltre a definire l’idoneità alimentare secondo il DM 174 /2004 i test vengono effettuati anche sull’acqua di rete in entrata (point of entry) e in uscita (point of use) per verificarne i requisiti di potabilità e assicurarsi che non vengano modificate le caratteristiche organolettiche, fisiche, chimiche e microbiologiche come da Dlgs 18/2023 che aggiorna la disciplina sulle acque potabili (abrogando il Dlgs 31/2001) o secondo la nuova Dir. 2020/2184.
Possono essere inoltre valutate le caratteristiche di performance di devices specifici mediante l’applicazione di procedure create ad hoc per soddisfare le richieste. Le caratteristiche di igienicità delle macchine vengono valutate con test di contaminazione microbica secondo standard nazionali e internazionali e in assenza con protocolli ad hoc. In questo modo si valida la fase di cleaning delle macchine del caffè.
Nel caso delle lavastoviglie si verifica che la macchina raggiunga un livello di prestazione di disinfezione conforme ai requisiti microbiologici secondo DIN SPEC 10534:2019-02 mediante test di contaminazione.
I materiali usati per la fabbricazione di oggetti utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano sono disciplinati dal Decreto 174/2004 del Ministro della Salute, entrato in vigore nel luglio del 2007.
Nel caso di attrezzature per l’acqua potabile come distributori, oltre a definire l’idoneità alimentare secondo il DM 174 /2004, i test vengono effettuati anche sull’acqua di rete in entrata (point of entry) e in uscita (point of use) per verificarne i requisiti di potabilità e assicurarsi che non vengano modificate le caratteristiche organolettiche, fisiche, chimiche e microbiologiche come da Dlgs 18/2023 che aggiorna la disciplina sulle acque potabili (abrogando il Dlgs 31/2001) o secondo la nuova Dir. 2020/2184.
Il DM 174/2004 detiene al suo interno alcuni riferimenti considerati essenziali per la sua piena attuazione:
Tra i settori interessati dal DM 174/2004: acqua calda sanitaria (gas, elettrico e solare), trattamenti acqua (addolcitori, osmosi inversa), industrie alimentari, adduzione e trasporto (acquedotti, pompe, condotte).
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