Dichiarazione EPD: Vantaggi per la Sostenibilità Aziendale
La domanda di prodotti e servizi “green” non arriva solamente dalle istituzioni nazionali e sovranazionali, tramite l’emanazione di nuove leggi e regolamenti a cui adempiere, bensì anche dai consumatori e dalle aziende che fanno della sostenibilità il loro biglietto da visita.
A fronte di questa esigenza, in tanti hanno provato a calcolare l’impatto del proprio prodotto o servizio, ma come si può poi comunicare il risultato in modo efficace e credibile? Quali sono i dati che vanno comunicati al pubblico?
L’EPD (Environmental Product Declaration) ci aiuta a rispondere a queste domande.
L’EPD è una dichiarazione volontaria circa le performance ambientali di un prodotto o di un servizio basata sulla norma ISO 14025 (Etichette e dichiarazioni ambientali) e sulla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), ovvero un metodo usato per calcolare l’impatto ambientale di un prodotto durante il suo intero ciclo di vita (“dalla culla alla tomba”).
L’EPD è applicabile a tutti i prodotti e servizi di un’azienda a prescindere dal loro posizionamento nella filiera, a patto che esistano delle PCR (Product Category Rules) per il tipo di prodotto o servizio che si vuole certificare. EPD basate sulle stesse PCR possono essere confrontate con la giusta attenzione, consentendo, ad esempio, una scelta informata dei propri fornitori.
Va da sé che aver calcolato un’EPD non significa per forza che si produce un prodotto sostenibile, ma semplicemente che se ne è calcolato l’impatto ambientale. La dichiarazione ha valore comunicativo ed è indice di trasparenza e affidabilità in quanto, per essere registrata e pubblicata sul portale di riferimento (EPD International (environdec.com)), deve essere verificata da un ente di certificazione indipendente. L’obiettivo della verifica è assicurare che lo studio LCA sia stato realizzato coerentemente a quanto previsto dagli standard ISO 14040/44 e che la dichiarazione che ne consegue sia realizzata in coerenza con quanto previsto dalle General Programme Instruction (GPI) delle EPD e dalle PCR di riferimento per il prodotto oggetto dello studio.
In un mondo in cui la mitigazione degli impatti ambientali sta diventando sempre più centrale e la ricerca viaggia verso soluzioni sempre più etiche e sostenibili, realizzare un’EPD permette di aumentare la trasparenza dell’azienda e di acquisire un vantaggio competitivo sia in ambito B2B che B2C. Essa dimostra l’interesse e l’impegno dell’azienda verso tematiche ambientali in continua evoluzione e un interesse alle questioni etiche, elementi ormai non più legati esclusivamente alla volontà aziendale, ma fondamentali per la sopravvivenza del business.
Un altro vantaggio è rappresentato dalla possibilità di individuare le fasi del ciclo di vita del prodotto più rilevanti dal punto di vista ambientale. Grazie ad uno studio LCA è possibile effettuare interventi mirati che portino ad una strutturazione dei processi e ad una gestione delle risorse più consapevole, favorendo quindi anche l’efficienza produttiva.
In ultimo, va sottolineato il ruolo dell’EPD nell’ambito del Green Public Procurement (GPP). In Italia è infatti previsto il rispetto dei Criteri Minimi Ambientali (CAM) per poter accedere alle gare di appalto per prodotti legati all’energia e il rispetto del 50% dei CAM per gare relative ad altri prodotti e servizi come arredi per ufficio, servizi di gestione rifiuti, ecc. In questo contesto possedere un EPD può garantire la conformità ai CAM, semplificando l’accesso agli appalti.
In conclusione, l’EPD si dimostra uno strumento utile e sempre più richiesto dagli stakeholder per aumentare la trasparenza dell’azienda, affermare l’impegno sulle tematiche di sostenibilità e la conformità ai requisiti ambientali previsti dalle istituzioni in diversi ambiti.
Con la pubblicazione di un’EPD l’azienda può aggiungere valore al proprio prodotto, comunicando il suo impatto in maniera chiara e trasparente e scongiurando il rischio di incappare in comunicazioni interpretabili come green-washing.
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