In questo articolo evidenzieremo il collegamento tra EPD e CAM, spiegando come l’ottenimento di una certificazione ambientale, tramite un ente terzo di certificazione, possa favorire la partecipazione a gare d’appalto verdi.
La crescente consapevolezza sui temi di sostenibilità sta spingendo governi, imprese e consumatori a riconsiderare le loro pratiche per ridurre l’impatto su ambiente e società. Recentemente le istituzioni si stanno mobilitando con leggi più stringenti stimolando aziende e mercato verso pratiche sostenibili. In questo contesto si inseriscono i CAM, Criteri Ambientali Minimi, ovvero degli standard ambientali elaborati dal Ministero della Transizione Ecologica per gli appalti pubblici.
I CAM stabiliscono le linee guida per individuare i prodotti o servizi più performanti dal punto di vista ambientale lungo il loro ciclo di vita, considerando l’impatto generato dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento del prodotto finale. L’obiettivo finale è promuovere pratiche produttive e di consumo più sostenibili, indirizzando gli enti pubblici verso una scelta consapevole dei fornitori.
I CAM sono stati adottati all’interno del Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione con il Decreto legislativo 221/2015 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, in particolare nell’articolo 18 che fa riferimento ai criteri ambientali minimi negli appalti pubblici e che obbliga le pubbliche amministrazioni a inserire nei bandi di gara delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali relative ad alcune categorie di prodotti o servizi. Ad oggi i CAM sono regolati all’interno del Codice degli appalti, specificatamente dal Decreto Legislativo 36/2023 articolo 57 e sono stati redatti per 19 categorie di prodotto o servizio, tra cui: edilizia, pulizie e sanificazione, stampanti, ristorazione collettiva, ecc.
I CAM definiscono i criteri di selezione dei candidati, le specifiche tecniche che i prodotti o servizi devono rispettare, i criteri premianti che esaltano la performance ambientale e le clausole contrattuali. L’obiettivo finale è selezionare il prodotto o servizio con il minor impatto ambientale, ma anche stimolare gli altri partecipanti a investire in pratiche innovative e modelli di produzione più sostenibili.
Per rispettare i requisiti definiti dai CAM spesso sono richieste certificazioni di sistema o prodotto come l’EPD (Environmental Product Declaration), la dichiarazione ambientale di prodotto di tipo III regolata dalla norma internazionale ISO 14025 e basata sulla metodologia di Life Cycle Assessment (LCA), che quantifica e comunica l’impatto ambientale del ciclo vita di un prodotto o sevizio come ad esempio la quantità di gas effetto serra emessa o il consumo di risorse idriche. L’EPD può anche indicare la percentuale di materiale riciclato contenuto nel prodotto finale.
Esistono diversi Program Operator che regolano gli schemi EPD, il più noto a livello internazionale è l’International EPD® System, a livello italiano invece è presenteEPDItaly. La scelta del Program Operator determina le regole che si dovranno seguire per la realizzazione dell’EPD, partendo dalla scelta della PCR (Product Category Rules) che definisce i criteri e le regole per l’elaborazione dellostudio di LCA, alla pubblicazione dell’EPD stessa sul portale del Program Operator in questione.
Un’EPD deve essere sottoposta a verifica di parte terza, garantendo la veridicità delle informazioni e fornendo una finestra di visibilità all’azienda e al suo prodotto o servizio sottolineandone la trasparenza ma anche l’affidabilità.
Conclusione
L’EPD è uno strumento vantaggioso per le aziende, migliorando la competitività e facilitando la partecipazione a gare d’appalto sostenibili rispettando i requisiti dei CAM e i criteri premianti. Inoltre, un’EPD consente alle aziende di individuare le fasi del ciclo di vita del prodotto con maggiore impatto ambientale e adottare pratiche di efficientamento per ridurre tali impatti.
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