Nuovo Regolamento Imballaggi UE
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Nuovo Regolamento Imballaggi PPWR 2025: riduzione e riciclo

Cosa c’è da sapere sul Regolamento UE su imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR) e le sue implicazioni in termini di sicurezza per i consumatori

Articolo di: Silvia Arrigoni Data: 27 Jan 2025

Obiettivi del Regolamento PPWR 2025

Il PPWR, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 gennaio 2025, stabilisce prescrizioni per l’intero ciclo di vita degli imballaggi e include importanti misure ed obiettivi di riduzione dei rifiuti di imballaggio, il miglioramento della riciclabilità e del contenuto di riciclato, l’eliminazione graduale delle sostanze pericolose e nocive nonché la promozione dei sistemi di riutilizzo degli imballaggi.

Il nuovo regolamento imballaggi PPWR si propone di ridurre i rifiuti generati dagli imballaggi, puntando su tre principali obiettivi

  1. Innanzitutto, mira a ridurre la quantità di rifiuti attraverso l'uso di materiali e design che minimizzino gli imballaggi prodotti.
  2. Un altro obiettivo è incentivare il riuso, promuovendo l'adozione di imballaggi riutilizzabili e incoraggiando pratiche che prolungano la vita utile degli stessi.
  3. Infine, il regolamento intende aumentare la percentuale di imballaggi riciclati, migliorando la raccolta differenziata e il trattamento dei materiali riciclabili.

Questi obiettivi sono essenziali per contribuire alla sostenibilità ambientale e alla conservazione delle risorse naturali.


I cambiamenti chiave del nuovo Regolamento Imballaggi ppwr 2025

L’obiettivo principale del Regolamento PPWR è quello di ridurre i rifiuti di imballaggio pro-capite del 15% entro il 2040, rispetto al 2018. In tal senso, la proposta prescrive tre principali direttive:

  • RIDUZIONE del peso e delle tipologie non necessarie di imballaggi, limitando principalmente la quantità dei materiali (plastica, vetro, carta, alluminio, ecc.) dispersi.
  • RIUSO - Dal 1° gennaio 2030: è previsto un sensibile aumento delle % di imballaggi riutilizzabili su grandi elettrodomestici, bevande da asporto, take away, scatole per trasporti.
  • RICICLO - Dal 2030 i livelli minimi di materiale riciclato aumenteranno:
    • 30% per gli imballaggi in plastica sensibili al contatto in PET;
    • 10% per gli imballaggi in plastica sensibili al contatto diversi dal PET;
    • 30% per le bottiglie di plastica monouso per bevande;
    • 35% per tutti gli altri imballaggi in plastica.

Dal 2040 queste percentuali aumenteranno di nuovo sensibilmente.

Perché ciò avvenga le aziende dovranno proporre ai consumatori una certa percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili, ad esempio bevande e pasti da asporto o consegne di e-commerce. La progettazione degli imballaggi sarà in formati standardizzatil’etichettatura sarà resa più chiara e universale. I contenitori per la raccolta dei rifiuti riporteranno le stesse etichette. Gli stessi simboli saranno utilizzati ovunque nell'UE.

Alcuni tipi di imballaggio monouso saranno vietati, come ad esempio gli imballaggi monouso per alimenti e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffè, imballaggi monouso per frutta e verdura fresca, flaconi di shampoo, lozioni e bustine in miniatura negli hotel. 

PPWR 2025: Gli impatti su business e consumatori e le opportunità

 

L'imballaggio è necessario per proteggere e trasportare le merci e, nel tempo, anche la produzione di imballaggi è divenuta un'importante attività economica nell'UE. Tuttavia, gli approcci normativi differiscono da uno Stato membro all'altro, il che crea ostacoli che impediscono il pieno funzionamento del mercato interno degli imballaggi. Anche per questo motivo, il nuovo regolamento UE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (PPWR) potrebbe avere un ruolo chiave. 

Potete rivolgervi al Gruppo TÜV Italia per assistenza in ambito di testing, nello specifico:

I test di trasportabilità per garantire il riuso

Sappiamo che una delle principali missioni dell’imballaggio è quella di preservare l’integrità del prodotto, dal produttore, al trasporto e fino all’utilizzatore. Con i nuovi criteri di riutilizzabilità previsti da Regolamento UE, sarà sempre più necessario garantire questa integrità attraverso una progettazione ben studiata e verificabile attraverso delle prove dinamiche sul prodotto, che ne esaminino la robustezza e la resistenza a sollecitazione di vario tipo.

TÜV Italia dispone di un laboratorio completamente attrezzato e di personale qualificato per questo tipo di prove, consentendo, a test superati, di ottenere un marchio di certificazione TÜV SÜD. 

Gli imballaggi a contatto con gli alimenti

Le aziende che producono imballi saranno chiamate a rispettare i requisiti del nuovo regolamento PPWR e, nell’implementazione dei tanti cambiamenti, laddove si tratti di imballi alimentari o destinati al contatto con alimenti, l’idoneità dovrà sempre essere verificabile e garantita.

Laboratori pH sono in grado di supportare le aziende coinvolte con:

  • test di SCREENING di sostanze chimiche non intenzionalmente aggiunte (NIAS) e di costituenti (IAS) su prodotto riciclato, VOCs su rPET
  • prove di sicurezza alimentare e migrazioni su imballaggio sensibile al contatto in accordo a DM 21/03/73 e regolamento 10/2011
  • test di presenza di sostanze pericolose come PFAS, fluoro totale e metalli pesanti piombo, cadmio, mercurio e cromo esavalente
  • test di sicurezza chimica e requisiti igienici del riuso
  • test della biodegradabilità e compostabilità secondo EN 13432
  • studi di shelf life per riduzioni di packaging e ottimizzazioni
  • messa a punto etichettatura e test di supporto alle asserzioni ambientali

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