Prove Dinamiche sul Prodotto Imballato
Prove Dinamiche sul Prodotto Imballato
Una delle missioni dell’imballaggio è quella di preservare l’integrità del prodotto, dal produttore all’utilizzatore.
La necessità di proteggere adeguatamente un prodotto e la contemporanea necessità di essere conformi al decreto Ronchi del 1997, che obbliga il produttore ad utilizzare imballi a più basso impatto ambientale possibile (attraverso un minor utilizzo di materie prime), da sole giustificano l’esigenza di un’attenta analisi degli stessi.
La divisione PS ENE di TÜV Italia dispone di un laboratorio completamente attrezzato e di personale qualificato per questo tipo di prove. Le attività si svolgono seguendo da vicino l’azienda per identificare le sue specifiche esigenze. Tali caratteristiche sono dettate da numerosi fattori, quali: la robustezza del prodotto, le sollecitazioni che più facilmente si presenteranno nel trasporto (secondo il tipo strade, di vettore, la grandezza e il peso del prodotto imballato), la tipologia di movimentazione utilizzata (manuale, meccanica, su pallets ecc.), lo spazio disponibile in linea e in magazzino (sia per i prodotti che per i materiali utilizzati per l’imballo), il valore intrinseco del prodotto, il quantitativo annuo di produzione ecc.
Tenendo conto di tutti questi ed altri fattori, TÜV Italia può verificare sperimentalmente, attraverso prove di laboratorio, l’efficacia di quanto presentato.
È disponibile anche uno schema di certificazione degli imballi che permette di dare evidenza di quanto effettuato dall’azienda; per gli imballi che hanno superato le prove, potrà essere concesso il marchio ottagonale TÜV SÜD.
Oggi il nostro laboratorio, grazie alla certificazione ISTA permette alle aziende produttrici di ogni sorta di prodotti, da quelli di consumo ai cosmetici, ai farmaci fino ai dispositivi medici, di poter effettuare prove di fragilità e trasportabilità certificate e riconosciute a livello internazionale.
TÜV Italia è ad oggi tra i pochi laboratori in Italia ad essere certificato per l’esecuzione di ben 20 protocolli di prova stabiliti dalla International Safe Transit Association – ISTA ed effettua diverse categorie di test con lo scopo di riprodurre più fedelmente possibile le condizioni tipiche di un ciclo di trasporto. Le prove da eseguire vengono scelte in base al reale scenario distributivo simulando cadute, vibrazioni, resistenza alle compressioni e condizionamenti climatici.
Grazie alla certificazione ISTA, è possibile effettuare prove di fragilità e trasportabilità certificate e riconosciute a livello internazionale per ogni tipo di prodotto: cosmetici, farmaci, dispositivi medici ma anche per prodotti di consumo. Un valore aggiunto importante, che può fare la differenza e che garantisce ai produttori l’integrità dei loro prodotti.
Elenco ISTA certificate
Molte aziende che cercano di garantire l'integrità delle loro merci durante il trasporto e di ottimizzare il loro imballaggio esitano quando si tratta di scegliere quale procedura utilizzare tra ISTA e ASTM per eseguire i loro test di prestazione.
Sia gli standard ASTM che gli standard ISTA sono standard riconosciuti che possono essere utilizzati per testare i prodotti imballati durante il ciclo di distribuzione. L'obiettivo quando si applicano è quello di scoprire l'effetto causato dagli imprevisti di ogni ciclo di distribuzione del prodotto, con lo scopo di sviluppare una configurazione che fornisca sicurezza al prodotto e alla confezione.
La grande domanda è: quale metodo è più adatto? Quando si sceglie tra ISTA e ASTM, la chiave è identificare le esigenze specifiche del prodotto da trasportare e il percorso di distribuzione che seguirà. Vediamo le differenze essenziali:
Inoltre, esistono solo due standard ASTM dedicati alle prestazioni dei prodotti confezionati nella distribuzione, e quelli sono D4169 e D7386. D4169 (Standard Practice for Performance Testing of Shipping Containers and Systems) è un test di simulazione generale prima della spedizione che copre una gamma di tipi di pacchi e scenari di distribuzione. L'utente deve scegliere tra test, alternative, intensità, sequenze e procedure specifiche in base alle caratteristiche del prodotto confezionato e della distribuzione. È necessario e ci sono alcune lacune e difficoltà, ma un utente di esperienze può creare da D4169 un piano di test che sarà una buona simulazione di laboratorio generale del ciclo di distribuzione selezionato.
Al contrario, i protocolli di imballaggio ISTA sono progettati per adattarsi a situazioni o configurazioni specifiche relative agli imballaggi, con ogni procedura di test altamente dettagliata, comprese le istruzioni specifiche passo dopo passo che devono essere seguite rigorosamente.
La scelta tra ISTA e ASTM può dipendere dai seguenti criteri che distinguono ogni standard:
Scendendo più nel dettaglio, se confrontiamo i protocolli di test ISTA rispetto allo standard ASTM, vediamo le seguenti differenze:
Lo standard ISTA 3A è stato progettato in collaborazione con la società di spedizioni UPS per simulare l'ambiente di distribuzione dei pacchi. È stato anche aggiunto alla lista degli "standard di consenso" dalla FDA. Nel frattempo, lo standard ASTM D7386 è riconosciuto dalla FDA e dall'ISO 11607.
In definitiva, la scelta tra ISTA vs ASTM deve prendere in considerazione le caratteristiche specifiche di ogni prodotto e il ciclo di distribuzione che seguirà.
Nei laboratori TÜV Italia (certificati ISTA) vi daremo tutto il supporto necessario per la scelta del protocollo più adatto alle vostre esigenze.
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