Misurare e rendicontare gli impatti sociali
L'integrazione della Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR, nell’acronimo inglese) all'interno delle pratiche aziendali è diventata un tema centrale nel panorama contemporaneo, grazie anche a un maggior accorgimento legislativo a livello internazionale e nazionale per cui alle aziende viene richiesta maggiore attenzione verso i temi di sostenibilità. Di conseguenza, oltre alla gestione responsabile degli aspetti ambientali ed economici, sempre più aziende stanno dedicando risorse e attenzione anche agli impatti sociali delle proprie attività. Questa evoluzione riflette non solo una crescente consapevolezza del ruolo delle aziende sugli impatti sociali, ma anche la necessità di rispondere alle aspettative degli stakeholder, tra cui clienti, dipendenti, investitori e comunità locali. La rendicontazione attraverso gli standard GRI delle politiche e degli impatti sociali di un’organizzazione si rivela uno strumento utile di miglioramento e monitoraggio interno.
Come per le precedenti serie di standard tematici (standard economici e ambientali) la struttura del GRI si mantiene la stessa, per cui l’azienda in questione dovrà fornire informazioni sulla gestione di un determinato tema, i relativi impatti sociali in concomitanza con alcuni dati aggiuntivi utili a una profonda comprensione della gestione del tema.
Gli standard sociali del GRI sono 18 e attengono alle seguenti aree tematiche:
GRI 401: Occupazione 2016
GRI 402: Gestione del lavoro e delle relazioni sindacali (2016)
GRI 403: salute e sicurezza sul lavoro 2018
GRI 404: Formazione e istruzione 2016
GRI 405: Diversità e pari opportunità 2016
GRI 406: Non discriminazione 2016
GRI 407: Libertà di associazione e contrattazione collettiva 2016
GRI 408: Lavoro minorile 2016
GRI 409: Lavoro forzato o obbligatori 2016
GRI 410: Pratiche di sicurezza 2016
GRI 411: Diritti delle popolazioni indigene 2016
GRI 413: Comunità locali 2016
GRI 414: Valutazione sociale dei fornitori 2016
GRI 415: Politica pubblica 2016
GRI 416: Salute e sicurezza dei clienti 2016
GRI 417: Marketing ed etichettatura 2016
GRI 418: Privacy dei clienti 2016
Li abbiamo così raccolti:
Il primo standard GRI 401 richiede all’organizzazione di rendicontare come gestisce il tema dell’occupazione del personale descrivendo le normative o le prassi adottate per regolare i rapporti di lavoro all’interno dell’azienda, in particolare affrontando aspetti come la discriminazione, il compenso, la promozione e la riservatezza dei dati.
Le informative 401-1, 401-2 e 401-3 si concentrano sulla rendicontazione di informazioni riguardanti rispettivamente l’assunzione di nuovi dipendenti e l’avvicendamento dei dipendenti, specificando numero e percentuale per entrambi gli indicatori e suddividendo per età, genere e regione; ed i benefici per i dipendenti a tempo pieno che non sono disponibili per i dipendenti a tempo determinato o part-time, specificando in cosa consistono (es. assicurazione sulla vita, assistenza sanitaria). Infine, sono richiesti dati sul congedo parentale, esplicitando il numero di dipendenti che ne avevano diritto, il numero totale di dipendenti che ne hanno usufruito e altre informazioni.
Il GRI 402 riguarda invece il tema della gestione del lavoro e delle relazioni sindacali, chiedendo alle aziende di specificare le proprie prassi di consultazione con dipendenti e rappresentanti dei lavoratori. L’azienda dovrà indicare se è presente una contrattazione collettiva in vigore e chi sono gli attori coinvolti. Inoltre, il cambiamento del modello operativo di un’azienda, come vendita di una parte dell’organizzazione o fusioni, può generare impatti sia positivi che negativi sui lavoratori. Nell’ottica di mantenere alta la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti, è utile fornire un tempo minimo di preavviso, commisurato al tipo di cambiamento. Per questo motivo, secondo l’informativa 402-1 l’organizzazione deve indicare il numero minimo di settimane di preavviso in genere comunicate ai dipendenti e ai loro rappresentanti prima dell’attuazione di modifiche operative rilevanti e specificare se questa informazione è regolata da un contratto collettivo.
Fondamentale per la crescita di un’azienda è la formazione continua del suo personale, che consente così di portare innovazione e far fronte alle nuove esigenze di mercato. La formazione è il tema trattato nel GRI 404, che oltre rendicontare una panoramica su come viene gestito il tema all’interno dell’azienda, chiede di quantificare il numero medio di ore di formazione per i dipendenti suddiviso per genere e ruoli, la tipologia e gli ambiti dei programmi di miglioramento delle competenze dei lavoratori e, infine, la percentuale dei dipendenti che ricevono periodicamente una valutazione delle loro performance.
Negli ultimi anni, la diversità e le pari opportunità sono diventate tematiche cruciali e nel GRI sono affrontati nello standard 405. L’azienda deve comunicare dati relativi al personale suddividendoli per genere, età e altre categorie di diversità come minoranze o categorie vulnerabili, oltre a fornire informazioni sul divario salariale tra uomini e donne. La raccolta di tali dati supporta l'azienda nel monitoraggio degli indicatori e nell'identificazione di eventuali disparità in materia di diversità e inclusione.
Un tema di grande rilevanza per le aziende è quello legato alla salute e sicurezza dei dipendenti, motivo per cui lo standard GRI dedicato, il 403, presenta numerose informative da rendicontare. Tra queste si trova quella relativa all’eventuale sistema di gestione dedicato alla salute e sicurezza sul lavoro, per cui viene richiesto di indicare se il sistema è certificato e se è stato implementato per adempiere a requisiti di legge. L’informativa 403-2 richiede invece di descrivere i processi messi in atto per identificare i pericoli sul lavoro e come viene svolta la valutazione dei rischi, oltre che a una serie di altre informazioni concernenti la sicurezza sul luogo di lavoro. In continuità con l’informativa 403-2, per promuovere una cultura aziendale attenta alla salute dei propri lavoratori, le aziende devono comunicare i propri sforzi nel garantire l’accesso ai servizi per la salute professionale, compresa la formazione dei lavoratori su salute e sicurezza.
Altri dati specifici richiesti sono, ad esempio, il numero di dipendenti le cui attività e/o luogo di lavoro sono sotto il controllo dell’organizzazione, il numero e il tasso di infortuni sul lavoro registrati per tipologia e il numero di ore lavorative svolte e i dati legati alle malattie professionali. Tra gli standard a sfondo salute e sicurezza rientra il GRI 416. Questo riguarda principalmente il ciclo vita di prodotti o servizi per i quali è importante tenere monitorati gli effetti sulla salute e sicurezza delle persone, in questo caso l’organizzazione è chiamata ad indicare su quali prodotti o categorie viene svolta un’analisi per valutare e tenere sotto controllo gli effetti negativi di questi. Inoltre, è utile indicare il numero di casi di non conformità relativi agli impatti di salute e sicurezza.
La serie 400 si focalizza anche sul rispetto dei diritti umani e sulla rendicontazione di indicatori inerenti. Ad esempio, lo standard 406 del GRI affronta il tema della non discriminazione. Questo standard chiede all’azienda di comunicare il numero totale di episodi di discriminazione verificatisi all'interno dell'organizzazione e le misure adottate in risposta a tali episodi.
Lo standard 407 affronta il tema della libertà di associazione e contrattazione collettiva, concetti disciplinati da documenti elaborati da organizzazioni come l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e dalle Nazioni Unite. La libertà di associazione è un diritto umano, per cui Il GRI richiede di rendicontare come l’azienda gestisce il tema, fornendo una panoramica sulle politiche aziendali. Chiede poi di specificare la presenza di attività o fornitori presso i quali questi diritti potrebbero essere violati e di riportare le relative misure di correzione intraprese. Il GRI 408 è invece specifico sul lavoro minorile, tema affrontato a livello internazionale dalla Convenzione 138 dell’OIL. In questo caso viene richiesto alle aziende di fornire informazioni riguardo la gestione del tema e dati su attività o fornitori presso cui si può verificare un rischio significativo di episodi di lavoro minorile o di esposizione di giovani a lavori pericolosi.
In relazione allo standard precedente, il GRI 409 si occupa di lavoro forzato o obbligatorio. Secondo l’informativa 409-1, l’organizzazione è tenuta a indicare presso quali attività o fornitori è presente un rischio reale di episodi di lavoro forzato o obbligatorio, insieme alle misure di correzione adottate. Le informazioni devono essere suddivise per tipo di attività e Paesi o aree geografiche dove si verifica il rischio. Per quanto riguarda invece lo standard 410, pratiche di sicurezza, devono essere fornite informazioni sul comportamento del personale di sicurezza, in particolare, in relazione al rischio di uso eccessivo di forza o di violazione di diritti umani. È necessario fornire dettagli riguardanti la formazione sulle politiche aziendali in materia di diritti umani ricevuta dal personale di sicurezza. Nel caso in cui questo personale provenga da aziende esterne, è importante verificare se la formazione ricevuta sia in linea con la filosofia aziendale su questi temi. Invece, con lo standard 411 si affronta il tema dei diritti delle popolazioni indigene. L’organizzazione dovrà segnalare ogni violazione dei suddetti diritti e quali provvedimenti sono stati presi in merito, in particolare è chiamata a condurre un processo di due diligence nelle regioni dove opera, per garantire che non siano occupate o possedute da comunità indigene.
Nel momento in cui un'azienda avvia un'attività, le persone o le comunità residenti nelle vicinanze possono subirne gli effetti, sia positivi che negativi. Ad esempio, se da un lato si possono creare nuovi posti di lavoro, dall'altro potrebbe verificarsi un aumento dell'inquinamento locale. Per identificare ed evitare ripercussioni sulla comunità dovute alle proprie attività, un’azienda può implementare dei processi di consultazione e coinvolgimento degli stakeholder, stabilendo così delle linee di comunicazione volte a conoscere il punto di vista delle comunità locali. Secondo il GRI 413 l’organizzazione che rendiconta deve fornire informazioni sulle attività che coinvolgono la comunità locale. Queste includono valutazioni sugli impatti sociali e ambientali derivanti da consultazioni con gli stakeholders, programmi di sviluppo della comunità, processi di reclamo in corso e altre informazioni rilevanti.
Il GRI 414 riguarda la valutazione sociale dei fornitori. È possibile, infatti, che l’azienda che rendiconta sia coinvolta in impatti sociali negativi derivanti dalle attività dei propri fornitori. L’azienda è quindi chiamata a rendicontare, secondo le informative 414-1 e 414-2, quanti fornitori nuovi sono stati selezionati tramite processi di due diligence, quanti fornitori sono stati valutati secondo criteri sociali e quanti fornitori hanno avuto una valutazione negativa in termini di impatto sociale.
Lo standard 415 affronta il tema della politica pubblica attraverso la richiesta di indicare, oltre alla consueta gestione del tema, il valore monetario totale dei contributi politici finanziari concessi dall’organizzazione ed i relativi destinatari.
Il tema delle etichettature non fuorvianti ha riscontrato negli ultimi tempi un grande interessamento, confermato anche dalla Proposta di Direttiva sulle asserzioni ambientali della Commissione Europea del 2023. Le etichette forniscono infatti delle informazioni cruciali al consumatore e, se comunicate male, rischiano di indurre i consumatori a fare scelte basate su informazioni erronee o ingannevoli, compromettendo la loro salute, sicurezza e benessere. Anche il GRI, con lo standard 417 ricopre il tema delle etichettature e della comunicazione verso il pubblico, chiedendo alle aziende di fornire dettagli sul contenuto delle proprie etichette. Queste informazioni dovrebbero specificare se le etichette indicano l'origine dei prodotti, la presenza di sostanze nocive, le pratiche di smaltimento e altri dettagli rilevanti.
Infine, l’ultimo standard del pilastro sociale del GRI è il 418 e riguarda la privacy dei clienti, anch’esso un tema che negli ultimi anni ha acquisito sempre più valore con l’avvento di nuove tecnologie. In questo caso l’informativa 418-1 richiede una rendicontazione puntuale sul numero dei reclami ricevuti dall’azienda riguardo a violazioni della privacy dei clienti, il numero di episodi di fuga o furti di dati e la perdita di essi.
Con questo articolo, giugne al termine la serie di articoli dedicata al tema della rendicontazione di sostenibilità e agli standard GRI. È fondamentale sottolineare che nel percorso verso una realtà aziendale più sostenibile, non si possa trascurare l'importanza della verifica del report di sostenibilità. Questa fase è cruciale poiché garantisce l'affidabilità e la credibilità delle informazioni divulgate. La verifica del report non solo è sinonimo di trasparenza, ma rappresenta anche un'opportunità per migliorare i processi interni ed efficientare l’uso delle risorse. Pertanto, investire risorse nella verifica del report di sostenibilità è un passo essenziale per costruire fiducia tra gli stakeholder e aumentare la propria competitività sul mercato.
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