Guida Completa al Piano Transizione 5.0
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Guida completa al Piano Transizione 5.0

Benefici e requisiti per le imprese

Articolo di: Luciano Grugni Data: 29 Oct 2024

PIANO TRANSIZIONE 5.0: COS'È, A CHI È DESTINATO E COME OTTENERE IL CREDITO D'IMPOSTA

Il Piano Transizione 5.0, introdotto dal decreto-legge n. 19 del 2 marzo 2024 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.52 del 2 marzo 2024 all’articolo 38, punta a sostenere la transizione digitale ed energetica delle imprese italiane attraverso incentivi e crediti d'imposta. Vediamo nel dettaglio come le imprese possono beneficiare di questo importante strumento finanziario per l'innovazione e la riduzione dei consumi energetici.

A CHI È RIVOLTO IL PIANO TRANSIZIONE 5.0 E QUALI VANTAGGI OFFRE ALLE AZIENDE

Il Piano Transizione 5.0 è diretto a tutte le imprese che, nel biennio 2024-2025, decidono di investire in nuove strutture produttive sul territorio nazionale o in progetti innovativi che portino a una marcata riduzione dei consumi energetici. L'obiettivo è duplice: stimolare la ancora la digitalizzazione delle imprese e promuovere la loro transizione energetica.

REQUISITI E CRITERI PER ACCEDERE AL CREDITO D'IMPOSTA DEL PIANO TRANSIZIONE 5.0

Per essere ammessi ai benefici previsti dal decreto-legge, le imprese devono realizzare investimenti che rispettino specifici requisiti. In particolare, è necessario che gli investimenti portino a una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per le strutture produttive o del 5% per i processi produttivi interessati.

INVESTIMENTI AGEVOLATI CON IL CREDITO D'IMPOSTA DEL PIANO TRANSIZIONE 5.0: QUALI SONO E COME RICHIEDERLI

Gli investimenti ammessi al credito d'imposta sono quelli in beni materiali e immateriali strumentali all'attività d'impresa, quali quelli elencati negli allegati A e B della legge del 11 dicembre 2016, n. 232. Tali investimenti devono rispettare tutte le caratteristiche tecniche previste dai beni 4.0 tra cui essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Scala del Credito d'Imposta

   % DI RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
 QUOTE DI INVESTIMENTO

Struttura Produttiva: 3-6%

Processo interessato: 5-10%

Struttura Produttiva: 6-10%

Processo interessato: 10-15%

Struttura Produttiva: oltre 10%

Processo interessato: oltre15%

 Fino a 2,5 milioni di euro  35%  40%  45%
 Da 2,5 a 10 milioni di euro  15%  20%  25%
 Da 10 a 50 milioni di euro  5%  10%  15%

  • BENEFICI PER LA FORMAZIONE E L'AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA

    Le imprese possono anche beneficiare di incentivi per la formazione del personale in tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica e per investimenti in beni materiali nuovi per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili fino al 10% del valore dei beni 4.0 ricadenti nel progetto 5.0 e con un tetto massimo di 300.000 euro.

  • COME RICHIEDERE IL CREDITO D'IMPOSTA

    Per richiedere il credito d'imposta, le imprese devono presentare in via telematica una descrizione del progetto di investimento e la documentazione rilasciata da un valutatore indipendente. 

    Questo processo si svolge attraverso la piattaforma telematica gestita dal Gestore dei Servizi Energetici s.p.a. (GSE), che mette anche a disposizione un modello standardizzato per effettuare la richiesta. In particolare, va presentata la descrizione del progetto di investimento assieme alla documentazione rilasciata da un valutatore indipendente attestante la riduzione (ex ante) dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni precedentemente menzionati. 

    Inoltre, l’impresa deve inviare al GSE sia aggiornamenti periodici relativi allo stato di avanzamento dei lavori che, al loro completamento, la certificazione di effettiva realizzazione degli investimenti (ex post).
    Le certificazioni ex ante ed ex post devono essere rilasciate da soggetti abilitati quali:

    • Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) accreditati secondo UNI CEI 11339;
    • Energy Service Company (ESCo) accreditate secondo UNI CEI 11352.

    Per le piccole e medie imprese, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 10.000 euro.

Cos'è la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica è una procedura sistematica volta a fornire un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di un'attività e/o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, individuarne e quantificarne le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici, e riferire in merito ai risultati.
Le diagnosi energetiche ex-ante ed ex-post elaborate e pubblicate da TÜV Italia per il Cliente saranno redatte solo da EGE (Esperto in Gestione dell'Energia) qualificati UNI CEI 11339.

METODOLOGIA DI LAVORO

Le fasi operative previste per poter accedere al credito d’imposta 5.0 sono le seguenti:
  1. Analisi di sostenibilità del progetto 5.0
  2. Apertura e gestione della pratica nel portale GSE (se richiesto)
  3. Gestione delle verifiche al fine di garantire il principio DNSH (se richiesto)
  4. Certificazione ex-ante, ossia la diagnosi energetica ex-ante del processo produttivo o del sito produttivo prima di effettuare gli investimenti in beni materiali o immateriali 4.0, indicate le tipologie di interventi da attuare per conseguire il risparmio energetico previsto dal piano nazionale “transizione 5.0”
  5. Attestazione di conformità dei beni 4.0 comprensiva dell’Analisi Tecnica 
  6. Certificazione ex-post, ossia la diagnosi energetica ex-post del processo produttivo o del sito produttivo dopo aver effettuato gli investimenti in beni materiali o immateriali 4.0, indicante il risparmio energetico conseguito attraverso le indicazioni previste nella diagnosi energetica ex-ante
  7. Revisione legale dei conti (se richiesto).

TÜV Italia propone a tutti i suoi clienti l’analisi di sostenibilità del progetto 5.0 si pone come obbiettivo:

  1. Analizzare il contesto produttivo del Cliente con focus sui processi che coinvolgono i beni 4.0 oggetto di investimento;
  2. Analizzare i vettori energetici dell’aziende, calcolare il suo fabbisogno energetico;
  3. Individuare gli indicatori chiave di prestazione (KPI) più idonei da investigare in sede di diagnosi energetica ex ante;
  4. Pianificare a livello economico il progetto 5.0 da presentare sul portale GSE. Il progetto considererà: beni materiali 4.0, beni immateriali 4.0, impianti di auto produzione dell’energia, impianti di accumulo energia e formazione 5.0;
  5. Trarre le conclusioni più opportune al fine di guidare il cliente se proseguire con il progetto oppure no.

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