La diagnosi energetica per migliorare l'efficienza e la sostenibilità aziendale in conformità al D.Lgs 102/2014.
La diagnosi energetica per migliorare l'efficienza e la sostenibilità aziendale in conformità al D.Lgs 102/2014.
La diagnosi energetica ha l’obiettivo di dare un inquadramento energetico del sito dell’azienda tramite la costruzione di modelli energetici con dettaglio delle principali utenze e ripartizione dei relativi consumi.
L’utilizzo di sintesi dei modelli di dettaglio per centri di costo, aree o utenze consente un confronto immediato del sito con benchmark del settore consentendo di individuare i punti critici e di conseguenza proporre interventi di risparmio energetico, quantificandone risparmi economici e investimento di massima.
Il servizio offerto da TUV Italia per l’elaborazione della Diagnosi Energetica, conforme al D.Lgs 102/2014, alla Norma UNI CEI/TR 11428 ed alla famiglia di norme UNI CEI EN 16247, prevede:
In attuazione della Direttiva 2012/27/UE, l’Italia, con il Decreto Legislativo 102 del 4 luglio 2014, ha stabilito un quadro di misure per la promozione ed il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono all’obiettivo nazionale di riduzione entro il 2020 di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia primaria conteggiati a partire dal 2010.
Tra le misure contenute nel D.Lgs 102/14 spicca l’obbligo per aziende energivore e grandi imprese di realizzare e presentare ad ENEA una Diagnosi Energetica dei propri siti produttivi entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni.
La mancata ottemperanza dell’obbligo comporta una sanzione amministrativa da 4.000€ a 40.000€ e l’obbligo di realizzare la Diagnosi entro i 6 mesi successivi. Le Diagnosi Energetiche successive alla prima dovranno essere effettuate sulla base dei consumi reali misurati nell’annualità antecedente alla realizzazione della stessa.
Infine i soggetti che hanno realizzato la Diagnosi Energetica sono obbligati ogni anno n-esimo a comunicare i risparmi energetici conseguiti a seguito di interventi tecnologici o gestionali che abbiano determinato nell’anno n-1 un risparmio pari ad almeno 1% dei consumi di ciascun vettore rispetto all’anno n-2.
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