Con la pubblicazione della norma UNI/TS 11820 è ora possibile misurare il livello di circolarità delle aziende, attraverso un sistema di rating.
Si parla ormai da anni di economia circolare ma finora si è fatto difficilmente riferimento ai criteri con cui si intende misurarla. Affinché la circolarità diventi un concetto concreto è fondamentale individuare i corretti indicatori, quantitativi e qualitativi, per definire il livello di circolarità, le pratiche per implementarla e i criteri da migliorare.
La misurazione della circolarità è citata anche nella Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, così come richiesto dal PNRR, che ha previsto uno specifico ruolo per la misurazione tecnica. Anche per questo si è creata molta attesa per la norma UNI/TS 11820, pubblicata il 30 novembre scorso, che aiuterà a misurare la circolarità delle imprese del nostro Paese.
Lo standard analizza la circolarità secondo un’ampia prospettiva (inclusi gli approcci complementari come life cycle thinking, material flow analysis, resource value maintenance e value recovery) e prevede la compilazione di 71 indicatori suddivisi in sei categorie:
Ad ogni indicatore è attribuito un valore e, attraverso una semplice formula di calcolo, si ottiene un livello di circolarità, restituito in valore numerico percentuale. Una volta calcolato, ciascuna organizzazione può valutare la conformità del risultato, mediante un’attività di valutazione che può essere di:
Dopo più di due anni di studio ed elaborazione, insomma, la norma UNI/TS 11820 delinea e istituisce un sistema concreto e dettagliato per dare valore al tema della circolarità e misurare agevolmente le performance aziendali in questo ambito.
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