Dal 17 ottobre 2023, l'UE ha messo al bando la commercializzazione di un’ampia gamma di prodotti contenenti glitter liberi e microplastiche. In questo articolo ti spieghiamo cosa cambia per i fabbricanti e quali sono le nuove regole nell’ambito del Regolamento REACH.
Sin dagli anni '80, i glitter hanno adornato cosmetici, giocattoli, detergenti e prodotti per la casa. Tuttavia, la loro diffusione ha avuto un prezzo: l'emissione di ingenti quantità di microplastiche dannose per l'ambiente. Ma c'è stata una recente svolta.
Dal 17 ottobre 2023, l'UE ha messo al bando la commercializzazione di un’ampia gamma di prodotti contenenti microplastiche come glitter liberi ovvero glitter che possono disperdersi, a causa del loro impatto ambientale.
Si tratta, nello specifico, del Regolamento (UE) 2023/2055 della Commissione che modifica l'Allegato XVII del regolamento REACH per quanto riguarda le microparticelle di polimeri. L'ambito di applicazione della restrizione è descritto sul sito web della Commissione europea all'indirizzo https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_23_4581
Questa decisione è basata su ricerche dell'ECHA (l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche) che hanno evidenziato la presenza di microplastiche non solo nell'ambiente ma anche nel sangue umano.
L'obiettivo? Ridurre l'inquinamento da microplastiche del 30% entro il 2030
Sarà vietata la vendita di microplastiche – ovvero tutte le particelle di polimeri sintetici inferiori a cinque millimetri, organiche, insolubili e resistenti alla degradazione – e di prodotti ai quali sono state aggiunte volontariamente microplastiche.
l divieto non riguarda quindi solo i glitter. Ecco alcune categorie che rientrano nel provvedimento:
Mentre per quanto riguarda i giocattoli, le microplastiche vengono aggiunte solitamente sotto forma di brillantini, sabbia magica, slime, schiume.
Esistono delle esenzioni, ad esempio per le micro-particelle di polimeri sintetici (utilizzati conformemente alle istruzioni d’uso) che mediante mezzi tecnici non vengono rilasciate nell'ambiente oppure che sono permanentemente incorporate in una matrice solida durante l'uso finale previsto.
La Commissione Europea considera questo un passo significativo verso la protezione ambientale, con periodi di transizione previsti per permettere alle industrie di adeguarsi. In definitiva, questa mossa spingerà le aziende verso tecnologie più sostenibili, promuovendo prodotti privi di microplastiche e sostenendo le PMI innovative.
Presso i laboratori del gruppo TÜV SÜD proponiamo analisi chimiche su glitter e microplastiche per verificare la conformità dei prodotti secondo le normative europee, e non solo.
Secondo il documento ufficiale di spiegazione, abbiamo riassunto alcuni punti chiave del nuovo Regolamento:
Si tratta di polimeri solidi che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
(a) sono contenuti in particelle e costituiscono almeno l'1% in peso di tali particelle; oppure costituiscono un rivestimento superficiale continuo sulle particelle;
(b) almeno l'1% in peso delle particelle di cui alla lettera a) soddisfa una delle seguenti condizioni:
(i) tutte le dimensioni delle particelle sono uguali o inferiori a 5 mm;
(ii) la lunghezza delle particelle è pari o inferiore a 15 mm e il loro rapporto lunghezza/diametro è superiore a 3.
Non possono essere immessi sul mercato come sostanze in sé o, se le microparticelle di polimeri sintetici sono presenti per conferire una caratteristica ricercata, in miscele in una concentrazione pari o superiore allo 0,01% del peso.
No, sono interessati solo alcuni tipi e usi di brillantini, a seconda di come sono fatti, a cosa servono e se sono sciolti, intrappolati o attaccati a un oggetto. Inoltre, i prodotti già presenti sul mercato - ad esempio quelli sugli scaffali o nelle scorte dei fornitori - possono continuare a essere venduti fino all'esaurimento delle stesse.
In poche parole, il divieto di vendita si applicherebbe a partire dal 17 ottobre 2023 solo agli oggetti glitterati che hanno principalmente una funzione decorativa (come - ma non solo - le decorazioni natalizie e i cappelli per le feste) dai quali i glitter si staccano durante il normale utilizzo finale.
In questa fase la Commissione non è in grado di raccomandare un test standard per dimostrare se i brillantini si staccano durante il normale utilizzo finale.
Sono interessati solo i glitter realizzati in plastica non biodegradabile e insolubile. I brillantini biodegradabili, solubili, naturali o inorganici non sono considerati microplastiche e possono continuare a essere venduti.
Secondo la direttiva (UE) 2023/2055, alcuni polimeri sono esclusi da questa designazione:
(a) polimeri che sono il risultato di un processo di polimerizzazione avvenuto in natura, indipendentemente dal processo attraverso il quale sono stati estratti, e che non sono sostanze chimicamente modificate;
(b) polimeri che sono degradabili, come dimostrato in conformità all'Appendice 15;
(c) polimeri che hanno una solubilità superiore a 2 g/L, come dimostrato in conformità all'Appendice 16;
(d) polimeri che non contengono atomi di carbonio nella loro struttura chimica.
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