Il mondo di TÜV SÜD è fatto di procedure, normative, standard, audit. E se provassimo a guardarlo con occhi diversi, quelli della creatività? È lo spunto che ha dato il via a un’iniziativa innovativa e originale, da poco conclusa, che ha avuto come protagonisti il team di TÜV Italia Akademie e alcune classi del liceo artistico Arcangeli di Bologna.
Ad aprire questo inedito canale di collaborazione con l’istituto è stata Nicoletta Ferriani, Project Specialist di TÜV Italia Akademie, che – anche in virtù della sua formazione artistica – è riuscita a raccogliere e far combaciare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti. A Cristina Brodo, Business Unit Manager di TÜV Italia Akademie, è spettato poi il compito di incontrare gli studenti di tre classi di quarta superiore, per raccontare la storia e l’attività che svolge TÜV Italia – Gruppo TÜV SÜD. “La spiegazione del contesto poteva risultare noiosa, anche perché mi rivolgevo a ragazzi che non avevano mai sentito parlare di enti di certificazione. Ho cercato quindi di coinvolgerli partendo da argomenti vicini ai loro interessi: i test sui dispositivi elettronici, sugli aerei, o attività di certificazioni di sistema ottenute anche da aziende molto conosciute. Così, l’incontro si è rivelato molto interattivo”, racconta.
Il progetto prevedeva che gli studenti e le studentesse, suddivisi in team, realizzassero un concept grafico capace di interpretare valori e servizi della nostra azienda. Senza classifiche né vincitori, ma con l’opportunità di vedere i propri lavori inseriti in alcuni materiali di comunicazione aziendali. “Mi incuriosiva questa commistione tra l’ambiente dedicato alla crescita delle competenze e quello creativo”, spiega Cristina. “La professoressa Maria Grazia Diana, Preside del Liceo, ha apprezzato la nostra proposta, favorendo molto i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento. Voleva far capire ai ragazzi che si può esprimere la creatività anche restando all’interno delle regole corporate, tipiche di aziende strutturate come la nostra”.
“La scuola ha accolto con curiosità ed entusiasmo quest’iniziativa, perché è un’occasione per collaborare con il territorio”, confermano il professor Gastone Cantarini e la professoressa Nicola Leck. “Per noi docenti è stato più facile comprendere le dinamiche di un lavoro esterno alla scuola: gli studenti invece partivano da un punto di vista diverso e hanno dovuto fare un po’ di fatica in più per interpretare le esigenze, i servizi e le attività dell’azienda. In questo senso, l’intervento di TÜV Italia è stato fondamentale”.
“I docenti erano presenti durante il brief e mi hanno aiutata a simulare lo svolgimento di un incarico di agenzia vero e proprio, con tutti i vincoli e le richieste che ciò comporta: lavorare in team, allontanarsi dalle consuete foto di stock, creare un fil rouge stilistico tra le varie immagini, rispettare il copyright”, continua Cristina Brodo.
“I tempi dettati da un’azienda sono diversi da quelli didattici”, concorda il professor Cantarini. “Abbiamo messo a punto una tabella di marcia precisa, con step successivi, feedback, correzioni e modifiche. Gli studenti hanno capito quanto è importante saper interpretare le esigenze del committente, mostrando anche l’elasticità che serve per confrontarsi con settori a loro sconosciuti e particolari”.
La soddisfazione, dunque, è stata reciproca: la scuola ha avuto l’opportunità di avvicinarsi al mondo delle imprese, TÜV Italia Akademie quella di confrontarsi con studenti di una scuola superiore, una platea inusuale a cui spiegare quali sono le tematiche formative di cui si occupa TÜV Italia Akademie. I risultati in certi casi hanno superato le aspettative, come dimostrano le immagini mostrate qui. E non è detto che questo esperimento sia destinato a restare isolato: con uno sguardo di più ampio respiro, potrebbe essere una strada per uscire dalla nicchia degli addetti ai lavori. “Il mondo è cambiato e ci impone di imparare a distinguerci anche guardando con curiosità a collaborazioni inusuali”, conclude Cristina. “Mostrarci presenti sul territorio può aiutare sia la nostra azienda in termini di branding, sia i nostri clienti a percepire, con nuovi linguaggi, i temi di cui ci occupiamo; e non da ultimo ad arricchire la quotidianità lavorativa con immagini esteticamente appaganti.”
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