Come fare a capire quali norme consultare per coprire la parte di prove sullo spettro radio e soddisfare i requisiti essenziali per la compatibilità elettromagnetica? Saper leggere la Dichiarazione di conformità è fondamentale, così come rivolgersi a un laboratorio di testing esperto.
Al giorno d'oggi è molto comune integrare un modulo radio all'interno di un prodotto, sia esso già esistente o totalmente nuovo. Il motivo è che aggiungendo un modulo radio si estende la possibilità di funzionamento di qualsiasi oggetto elettronico, rendendolo parte di quei mondi che si chiamano Cloud e IoT.
L'operazione di integrazione di un modulo radio è ormai resa semplice dai produttori degli stessi moduli, che forniscono script di configurazione e svariati tool software. Inoltre, per il dialogo tra il modulo radio e la parte di firmware/hardware già presente, si possono utilizzare protocolli semplici come l'SPI o una semplice linea seriale.
I dubbi arrivano quando si affronta la messa sul mercato del proprio prodotto: oltre alle norme per la Compatibilità Elettromagnetica (EMC), che in alcuni casi diventa difficile individuare, bisogna aggiungere anche le norme che regolamentano l'utilizzo della risorsa radio, cioè l'etere. Infatti, non si può pensare di cominciare a trasmettere senza rispettare determinate regole, come frequenze di trasmissione e livelli di potenza.
Come fare a capire quali norme richiedere al laboratorio per coprire la parte di prove sullo spettro radio? E come individuare le norme richieste per soddisfare i requisiti essenziali per la compatibilità elettromagnetica?
La risposta è abbastanza semplice: basta fornirsi della Dichiarazione di Conformità del modulo radio che si è integrato nel dispositivo. Infatti, se si acquista un modulo radio già certificato, il produttore dovrà mettere a disposizione un documento che certifichi la conformità alla direttiva RED (2014/53/UE), che include sia la parte di spettro radio (utilizzo e accesso al mezzo trasmissivo, in questo caso l'aria), che la parte legata alle prove EMC. Sarà quindi molto facile reperire i riferimenti normativi utilizzati dal produttore del modulo radio (e di tutti i moduli radio nel caso si utilizzino più protocolli di trasmissione), copiandoli dalla Dichiarazione di Conformità.
Le norme che stabiliscono metodi di misura sia per l'EMC su moduli e apparati rice-trasmittenti, che per lo spettro radio, sono scritte dall'Ente Europeo di Standardizzazione, conosciuto come ETSI. Le norme, che sono gratuitamente scaricabili dal sito, sono soggette al classico iter di armonizzazione, che vedrà il loro inserimento in Gazzetta Ufficiale: a livello europeo si trasformeranno da ETSI a ETSI EN.
Le norme radio di nostro interesse si dividono in due macrocategorie: le norme che stabiliscono le misure EMC sugli apparati radio, e quelle che definiscono le misure sullo spettro radio, in termini di frequenze, larghezza del canale, potenze trasmesse. Le prime portano generalmente un nome a cifre numeriche tipo 301 489-NN, dove NN è un numero progressivo che parte da 1, seguito dalla versione della norma. Le norme per lo spettro recano altra numerazione, generalmente partendo dal numero 300 220-NN. Un occhio esperto riesce immediatamente a capire se la norma citata è riferita a prove EMC o a prove di Spettro Radio.
Per entrare nei mercati internazionali i moduli radio hanno bisogno di ottenere approvazioni nazionali. A tale scopo forniamo servizi GMA (Global Market Access).
## Alcuni esempi di norme EMC
## Alcuni esempi di norme per lo Spettro Radio
Il consiglio è quello di non affrontare impreparati le misure EMC e radio del dispositivo sul quale state investendo tempo e denaro per il suo sviluppo. Conviene approfittare della gratuita disponibilità delle norme, e leggerle per conoscere a quali prove il vostro prodotto andrà in contro.
Le prove EMC e di Spettro, prevedono chiaramente che tutti i moduli radio funzionino secondo certe caratteristiche che devono essere preconfigurate, e che nel caso delle prove di Spettro Radio, non corrisponderanno al normale utilizzo del modulo rice/trasmittente. Occorre quindi essere preparati, e avere a disposizione tempo e mezzi per approntare una campagna di misure in modo sereno ed efficiente.
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