Più tecnologia non equivale a più sicurezza informatica

I migliori software di sicurezza informatica non sono in grado di garantire una protezione del 100% contro i cyberattacchi, questo rende ancora più importante stabilire i giusti processi, coinvolgendo adeguatamente le persone. In altre parole, i “firewall umani” sono importanti tanto quanto quelli di sistema. 

Oltre al cambiamento climatico, una delle sfide più importanti del nostro tempo è il modo in cui la società gestirà la trasformazione digitale. Il tema della sicurezza informatica è al centro di questa sfida. Il successo di una tecnologia dipende dalla fiducia che le persone ripongono in essa. Dalla Smart Home all'IoT, le persone utilizzeranno le tecnologie digitali solo se le riterranno sicure. Anche se sappiamo che al momento non esiste un sistema sicuro al 100%. La questione cruciale non è se un'organizzazione viene attaccata, ma quanto velocemente e bene risponde a un attacco per minimizzarne i danni e riprendersi rapidamente.

COME RISOLVERE QUESTO PARADOSSO?

Siamo convinti di dover affrontare il problema in modo diverso e come spesso accade, questo significa che dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare. Più tecnologia non equivale a più sicurezza informatica. Per far sì che l’equazione funzioni, dobbiamo aggiungere un'altra variabile: le persone. Se nemmeno il miglior software di sicurezza informatica è in grado di garantire una protezione al 100% contro i cyberattacchi, è ancora più importante stabilire i giusti processi e, soprattutto, coinvolgere adeguatamente le persone. In altre parole, i “firewall umani” sono importanti almeno quanto quelli di sistema. Abbiamo quindi bisogno di una maggiore consapevolezza, di maggiori investimenti nella formazione e di una nuova mentalità in materia di cybersecurity.

COSA SIGNIFICA QUESTO PER IL SETTORE?

La Cybersecurity deve essere progettata secondo determinati standard. I criteri di sicurezza di software e hardware devono essere incorporati fin dalla fase di progettazione per escludere successive vulnerabilità. È necessario definire requisiti standardizzati di cybersecurity lungo tutta la catena di fornitura.

COSA SIGNIFICA QUESTO per LE AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE?

In molti casi la tecnologia è molto più avanti rispetto alle regole e agli standard, che quindi devono essere costantemente aggiornati per creare un quadro di riferimento per una trasformazione digitale sicura.

COSA SIGNIFICA QUESTO PER L'INDUSTRIA TIC?

Poiché oggi i prodotti e le apparecchiature sono sempre più basati sul software, è logico che i fornitori di servizi di testing, ispezione e certificazione si concentrino in modo particolare sulla sicurezza informatica. I test e le ispezioni periodiche non bastano più, serve un monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

COSA SIGNIFICA PER LE AZIENDE E GLI UTENTI?

Da tempo la cybersecurity non è più un problema dei soli reparti IT, ma è diventata una questione da gestire a livello di management. Dobbiamo investire di più nella formazione. Sebbene ciò sia più facile per le grandi imprese, i livelli di consapevolezza sono ancora troppo bassi, in particolare nelle PMI.

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